Psicologia Garbatella
Chi siamo
Psicologia Garbatella è il progetto fondativo che vede nella nascita dello Studio di Psicologia e Psicoterapia la sua realizzazione. Essere una coppia nel lavoro e nella vita, ha costituito per un noi, contemporaneamente, un collante e una potenzialità; ha coniugato l'idea di costruire qualcosa di solido e stabile entro linee morbide aperte al futuro. Sintonizzati quindi su quelle frequenze dove è possibile sperimentare: essere insieme, progettare, cambiare. Tenere uniti amore e lavoro, ci vede impegnati ogni giorno nel tentativo di selezionare gli ingredienti e dosarne le quantità, alfine di equilibrare, di volta in volta, il "sapore" di ciò che siamo e realizziamo dentro e fuori dal lavoro.
Mi presento
Mi chiamo Silvia Lombardi. Sono una Psicologa, Psicoterapeuta, Specialista in Psicologia della Salute. Vivo a Roma da sempre. Scrivo la mattina presto, o la sera quando è troppo tardi.
Appassionata -in ordine sparso- di colazioni, vite di poetesse, yoga, teatro, lunghe passeggiate, fiori di pruno, etimologie e...lo spazio infinito compreso tra poesia e anima...
Nel 2014 ho aperto il blog de Lo Spazio Vago, un progetto che è andato delineandosi negli anni e che attualmente è collegato al mio profilo Ig @lospaziovago, un luogo di incontri, scambi e confronti che mi permette di portare lo "sguardo clinico" anche al di fuori della stanza della terapia.
Psicoterapia, Poesia e Anima, sono le aree attorno a cui "vaga" la mia esplorazione e la mia ricerca.
Mi presento
Mi chiamo Massimiliano Stinca. Sono uno Psicologo Psicoterapeuta e Psicodiagnosta, specializzato in psicologia e psicoterapia delle dinamiche di gruppo. Sono arrivato a Roma nel 1997 per iniziare la formazione universitaria, che ho proseguito, dopo la laurea, con gli studi di specializzazione. Con alcuni pazienti mi è capitato di ricordare quanto per me, trasferito qui da Sorrento, fosse stato importante, ad un certo punto, stabilire dove fosse la mia residenza. E' stato un atto insieme formale e simbolico, un po' come una pianta, un albero, che decidesse dove accettare di piantarsi. Mettere quindi una radice da cui ricavare il nutrimento necessario; esporsi alla luce -non disdegnando l'ombra- alla pioggia, al vento, al freddo, al caldo torrido, di una città che mi ha accolto, che molto mi ha dato. Spendermi nel lavoro che mi piace è divenuto allora per me esercizio di gratitudine; è chiedere all'altro di provare insieme a mettere le mani nella terra, lavorarla il necessario, prendersi cura, piantare un seme... nell'attesa di veder crescere qualcosa di buono.
"Ricordare per non scrivere sulla sabbia parole che puntualmente l'onda cancella, dentro una ripetizione infinita. Ricordare, per poter fluire..."
La nostra storia
Dobbiamo certamente agli studi universitari, alla formazione, la possibilità di esserci potuti incontrare; ma soprattutto alla visone clinica che andava maturando in ciascuno di noi, quale base, metodo condiviso da cui muovere il nostro sguardo sulle cose del lavoro e non solo. Noi, professionisti della relazione, ci siamo ritrovati a condividere il medesimo lavoro dentro un relazione sentimentale, facendo quindi del rapporto di coppia cifra da elevare al quadrato, espressione messa in forma di potenza. Il cuore e la professione, circolarmente ad influenzare l'uno quanto l'altra, in un abbraccio da ricercare al momento opportuno, da lasciare quando la visione richiedeva un punto d'osservazione più distante, più "lucido". Entro questo binomio ci siamo fatti coppia, famiglia, setacciando di volta in volta gli ingredienti da aggiungere, soppesare, quelli invece da eliminare. La questione del limite è stata sempre centrale, linea di demarcazione tra ciò che offriamo al pubblico, e ciò che richiedeva di ritornare nel privato, raccogliersi, farsi nuovamente intimità, ritrovo. Costante esercizio tra il mettere dentro e accettare di lasciare fuori.
